Degustazione: Spazio Enoarte, a Milano presso l'Enoteca Ombre Rosse
Il progetto Spazio Enoarte vuole essere l’occasione per un’esperienza estetica che abbini la gioia del convivio con il brivido della creazione artistica, per un viaggio conoscitivo dove le immagini e le sensazioni vengono fatte fluire alla ricerca di un’esperienza del senso.
Le strade dell’arte e quelle del vino spesso fatalmente s’incrociano: è noto come un bicchiere di un ottimo rosso favorisca discorsi sulla pittura o come alcune note regioni italiane siano al contempo custodi del patrimonio artistico e grandi realtà enologiche.
Entrambi – arte ed enologia – sono infatti esperienze interscambiabili (si può “degustare” un quadro allo stesso modo del “criticare” un vino) poiché aventi la stessa origine: la conoscenza della realtà attraverso l’esperienza estetica, che ricerca il bello delle cose unendo le percezioni sensoriali all’attività del cervello.
Assaggiare equivale a riconoscere, cioè ricordare e conoscere insieme: due vecchi adagi platonici che, come la madeleine della Recherche di Proust, permettono di navigare nel fitto intrico del nostro patrimonio di ricordi ed emozioni a partire da un semplice atto sensoriale.
Ecco dunque che la visione di un quadro, la percezione di un profumo o l’assaggio di un vino sono in grado di risvegliare in noi non solo la facoltà di assaporare i piaceri della vita ma anche la ricerca del senso delle cose attraverso la nostra esperienza vissuta.
Un gruppo di persone sedute in una sala che s’improvvisa museo, teatro ed enoteca insieme, una bottiglia di vino, un bicchiere, uno schermo bianco e un proiettore per diapositive.
Mentre il proiettore mostra sullo schermo alcuni quadri presentati seguendo una traiettoria tematica, gli spettatori assaggiano il vino.
Una voce di sottofondo li accompagna alla degustazione, e contemporaneamente li guida alla scoperta di opere d’arte preziose.
L'assaggio del vino funge così da catalizzatore di sensazioni ed emozioni, dispensando piacere ai commensali e favorendo il viaggio sensoriale.
Programma
PRIMO INCONTRO: Effetti di chiaroscuro
Un viaggio lungo i conflitti drammatici della luce e dell'ombra, partendo dalla pittura di grandi artisti come Caravaggio, Rembrandt e La Tour per arrivare ad alcuni maestri dell'illustrazione, fino al bianco & nero del cinema.
In abbinamento il contrasto sensoriale tra un fragrante bianco d’altura e un rosso sanguigno.
SECONDO INCONTRO: Arbitrarie analogie
Le suggestioni provocate dall'accostamento di artisti lontani nel tempo: da una parte il confronto tra Joseph William Turner e Claude Monet, dall'altro le analogie tra Jan Vermeer e Edgar Degas.
In abbinamento Gattinara e Taurasi.
TERZO INCONTRO: La pittura dell'Infinito: il paesaggio come visione
Dalle "città ideali" del Rinascimento alle campagne "romantiche" di John Constable, dai paesaggi "interiori" di David Caspar Friedrich alle carceri labirintiche di Giovan Battista Piranesi, fino agli "edifici impossibili" di M.C.Escher.
In abbinamento vini da meditazione.