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Il Tarocco è inteso esclusivamente come strumento di conoscenza e metodo di osservazione. Non è un corso rivolto ad apprendista strega o stregone piuttosto che aspirante mago o cartomante.
Il Tarocco è una figura simbolica ed archetipica di quel contenitore psichico universale definito “inconscio collettivo”: gli Arcani sono rappresentazione e specchio della psiche. Invece di utilizzare il Tarocco come strumento oracolare e divinatorio finalizzato a svelare un ipotetico futuro, esso è posto al servizio di una nuova modalità di ricerca del proprio Sé, forte del fatto che solo muovendo sicuri passi nel presente sia possibile incamminarsi liberamente verso il futuro che si desidera.
L’esperienza con il Tarocco propone un viaggio attraverso alcuni simboli portanti del nostro mondo psichico rappresentati allegoricamente dagli Arcani maggiori.
Attraverso l’uso di immagini simboliche è possibile aprire quel canale intuitivo che può essere grande alleato per sondare zone ancora sconosciute del proprio Sé e da cui scaturisce quel processo di racconto e di narrazione che crea possibilità e libera risorse. La cornice simbolica, attraverso l’arte e l’estetica, apre ad una condizione onirica quasi fiabesca che, percepita come non pericolosa, consente l’emersione di contenuti difficili, di nuove prospettive e altre narrazioni.
Programma
La seconda parte di ogni incontro sarà dedicata ad esercizi e prove pratiche di “lettura” : immaginiamo che il Tarocco sia un alfabeto che ancora non conosciamo e gli Arcani siano le sue lettere. Le lettere non hanno significato se non inserite in un contesto: per capirci, non esiste la possibilità che una singola lettera/arcano porti fortuna, un’altra denaro piuttosto che sventura ma è sempre necessario considerare che insieme creano una parola, più parole creano frasi, periodi, racconti e nuove narrazioni a cui il lettore attribuirà un proprio ed intimo significato.
È consigliata la lettura del libro “La Via dei Tarocchi” di A. Jodorowsky e M. Costa a cui si farà riferimento durante il corso.
I simboli del tarocco scandiscono quello che Carl Gustav Jung definì “Viaggio dell’ eroe” nonché quel processo d’individuazione attraverso cui l’uomo, dal territorio più superficiale della coscienza, l’Io, si incammina verso la sua dimensione più nucleare e genuina, il Sé. Se l’Io utilizza un linguaggio verbale ed un canale analitico, il Sé preferisce un canale intuitivo ed un linguaggio simbolico. Il fine dell’esperienza con i Tarocco è di aprire, attraverso l’uso di immagini simboliche, quel canale intuitivo che può essere grande alleato per sondare zone ancora sconosciute del proprio Sé e da cui scaturisce quel processo di racconto e di narrazione che crea possibilità e libera risorse.
Il corso è rivolto a chi ha già partecipato al corso base sul simbolo del Tarocco ed è quindi già in possesso delle conoscenze fondamentali inerenti il significato e la simbologia dei 22 Arcani maggiori del Tarocco.
La seconda parte di ogni incontro sarà dedicata ad esercizi e prove pratiche di “lettura” attraverso l’utilizzo sia dei 22 Arcani maggiori sia degli 56 Arcani minori che di volta in volta tratteremo: immaginiamo che il Tarocco sia un alfabeto che ancora non conosciamo e gli Arcani siano le sue lettere. Le lettere non hanno significato se non inserite in un contesto: per capirci, non esiste la possibilità che una singola lettera/arcano porti fortuna, un’altra denaro piuttosto che sventura ma è sempre necessario considerare che insieme creano una parola, più parole creano frasi, periodi, racconti e nuove narrazioni a cui il lettore attribuirà un proprio ed intimo significato.
E’ consigliata la lettura del libro “La Via dei Tarocchi” di A. Jodorowsky e M. Costa a cui si farà riferimento durante il corso.
Rossella Cocchi, nata a Parma il 3 ottobre 1984, psicologa e precedentemente laureata in tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, è attualmente in formazione presso l’Istituto di Psicoterapia Sistemica Integrata -IDIPSI- di Parma. Collabora con diverse scuole ed associazioni e conduce seminari e workshop inerenti lo studio del simbolo e delle sue possibilità di utilizzo. La sua tesi in Psicoterapia dal titolo “Retroazioni estetiche” in cui propone il Tarocco come “oggetto fluttuante” nonchè possibile metodo di osservazione ed intervento nell’ambito della relazione d’aiuto, è stata pubblicata sulla rivista “Cambia-menti”.
Si è incamminata sulla via dei tarocchi seguendo gli insegnamenti di A. Jodorowsky e M. Costa.
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